Teatro

Gli Uccelli

Gli uccelli (Aristofane)

EVELPIDE: [al gracchio] Sempre dritto, dici, si vede quell’albero?
PISETERO: [alla cornacchia] Ma va’ all’inferno! [A Evèlpide] Questa qua invece gracchia che bisogna
tornare indietro.
EVELPIDE: [A Pisetèro] Ma insomma! che senso ha andare su e giù allo sbando? A forza di girare a
vuoto finirà che ci prende un colpo.
PISETERO: Me misero! fare a piedi la mille miglia dietro a una cornacchia …
EVELPIDE: Me tapino! consumarmi le unghie dei piedi dietro a un gracchio…
PISETERO: Dove siamo finiti! Ce l’ha fatta proprio grossa quel pazzo che vende gli uccelli al mercato dei polli: «Questi qui vi portano da Tereo», diceva. [Al gracchio] E adesso che hai da star lì a becco aperto? Ci vuoi portare a sperdere ancora più lontano in mezzo alle rocce? Qua non c’è nessuna strada.
EVELPIDE Una strada? Dio santo, ma qua non c’è nemmeno un sentierino!
PISETERO Ehi, aspetta: forse la cornacchia dice dove andare … è chiaro, gracchia in tutt’altro modo rispetto a prima.
EVELPIDE E dove dobbiamo andare? che dice?
PISETERO Il solito: che mi vuole tirar via le dita a colpi di becco.
EVELPIDE [al pubblico] Ma non è pazzesco? noi vogliamo solo una cosa: andarcene all’altro mondo, già belli e pronti e però poi finisce che non riusciamo a trovare la strada! In effetti noi, cari spettatori, soffriamo di un disturbo opposto a
quello degli extracomunitari: loro non hanno la cittadinanza, ma cercano di entrare a ogni costo; noi invece per nascita e provenienza godiamo di tutti i diritti, nessuno ci ha mai detto «Sciò, sciò!», eppure … abbiamo spiccato il volo lontano dalla patria… con le nostre stesse gambe. Non ce l’abbiamo mica con Atene, figuriamoci: per essere grande è grande, è prospera, è imparziale con tutti … a farsi pagar le tasse. Solo che sui rami anche le cicale ci cantano solo un mese o due; gli Ateniesi invece in tribunale ci cantano tutta la vita! Ecco perché questa spedizione: siamo partiti alla ricerca di un posto senza problemi dove sistemarci. Adesso stiamo andando da Tereo, il re di Traeia, quello che ha sposato una principessa ateniese e poi si è trasformato in upupa: vogliamo sapere da lui se volando volando ha mai visto una città
del genere.

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