Cinema

ITIBURTINOTERZO

ITIBURTINOTERZO roberto e africa

“Tiburtino terzo è come una riserva indiana”, così dice Daniele – detto “Er porpo” – per descrivere il suo quartiere. E il Tiburtino terzo, noto quartiere popolare di Roma, è davvero  una riserva indiana, dove vivono Daniele, Jari, Emilianino, Massimo e Robertino, ragazzi di vita con il mito della bella vita fatta di soldi facili, cocaina a fiumi e notti passate sul raccordo a guidare senza meta. Sullo sfondo Roma e le sue tante strade, il suo presente e futuro carico di aspettative. Come un miraggio.
È un mondo dove il futuro è il tempo che non si sa se verrà mai, dove  solo il presente vale e tutto deve essere qui e ora, bruciato in fretta e poi di nuovo a correre sul raccordo.
In questa corsa verso non si sa dove i nostri si raccontano, ridono, piangono aspettano, pensano ai sogni di ragazzini e alle aspettative da uomini, alle rapine, alle donne, alle partite di pallone che si facevano da bambini, solo uno o due anni prima. Ora che la galera è una delle possibilità l’altra non si sa bene quale sia. Questi ragazzi di vita, alle soglie del terzo millennio, poco e molto hanno in comune con quelli che il poeta Pierpaolo Pasolini ci raccontava nei suoi film e nei suoi libri.

 

Festival del Film di Locarno – 2009

Rencontres Internationales du Documentaire di Montréal – 2010

Buenos Aires Festival Internacional de Cine Independiente – 2010

Bari International Film Festival – 2010

Festival del Documentario Marcellino de Baggis – 2015

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